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Punteggiatura e grammatica

Apostrofo e accento

L’apostrofo indica un’elisione e non va mai separato dalle parole che lo precedono e lo seguono. L’apostrofo non deve essere usato al posto dell’accento nelle lettere accentate (es. è, È ecc.) perché possono produrre un’errata lettura da parte dei lettori di schermo (screen reader).

use

può

use-not

puo’


Esempio o es.

Nel testo è meglio scriverlo per esteso: “per esempio”. Se lo usi tra parentesi, puoi scegliere la forma abbreviata (es. come in questo caso). Preferire l’uso di “per esempio” all’uso di: “ad esempio”.


Incisi (parentesi tonde o trattino lungo)

Per staccare dal resto del testo una frase è preferibile usare le parentesi tonde che delimitano con maggiore forza l’inciso. All’esterno devono sempre essere precedute e seguite da uno spazio per isolarne il contenuto, eccetto quando la parentesi chiusa è seguita da una virgola o da un punto. Dopo che la parentesi è stata aperta e prima che sia chiusa, invece, non va inserito lo spazio. Si utilizzano principalmente per inserire chiarimenti che spezzano la linearità del discorso.

A volte viene utilizzata anche la trattino lungo o disgiuntivo (—) che è un segno della punteggiatura diverso dal trattino corto o di unione (–) e, dal punto di vista tipografico, è lunga circa il doppio rispetto al trattino. Il trattino lungo viene usato, per esempio, come indicatore grafico per marcare l’apertura del discorso diretto. Deve sempre essere preceduto e seguito da uno spazio e, nel caso in cui l’inciso termini a fine periodo, va omesso il trattino di chiusura. Si noti anche che il tratto corto (–) viene di solito usato nei nomi composti (ad esempio e-commerce) e, di norma, non è preceduto o seguito da spazi.


Maiuscole / minuscole

L’USO DEL MAIUSCOLO PER INTERE FRASI È DA EVITARE: RENDE PIÙ DIFFICILE LA LETTURA DEL TESTO.

In generale usa iniziali minuscole, tranne quando si tratta di nomi propri o di eccezioni come:

  • titoli istituzionali completi, seguiti dal nome proprio (il Ministro per le Politiche agricole Nome Cognome);

  • facoltà, dipartimenti, istituti e scuole (es. l’Università degli studi di Bologna);

  • nomi di organizzazioni e istituzioni (es. lo Stato, la Costituzione, il Consiglio dei Ministri, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ecc.);

  • nomi completi di uffici, dipartimenti ed enti (es. Agenzia delle Entrate);

  • riferimenti specifici a leggi e normative;

  • casi in cui sono specificamente richieste le maiuscole (es. Unione Europea).


Punto e virgola / punto / due punti

Usa il punto e virgola per gli elenchi, il punto per chiudere le frasi.

Dopo il punto fermo usa la maiuscola, dopo il punto e virgola e i due punti la minuscola. Questa regola vale anche per gli elenchi puntati.

use

Questa è la frase che introduce il tuo elenco.

  1. Se la frase introduttiva si chiude col punto fermo, il primo punto inizia in maiuscolo.

  2. Così anche il secondo punto e tutti gli altri si dovranno chiudere con il punto fermo.

  3. Ecco il terzo punto in elenco.

Se la frase introduttiva si conclude con i due punti:

  1. il primo punto inizierà con la minuscola e finirà con il punto e virgola;

  2. di conseguenza succederà per il secondo;

  3. e per il terzo: se è l’ultimo punto si concluderà con il punto fermo.


Puntini sospensivi

Il numero di puntini da utilizzare è sempre e solo tre (…). Si usano per indicare che un elenco può continuare o per lasciare un discorso in sospeso. Quando si vuole indicare l’omissione di una parte di un testo citato, vanno usati tra parentesi. Quando i punti chiudono il discorso non bisogna aggiungere il punto fermo e la frase successiva inizia con la lettera maiuscola; in un elenco che termina con i puntini di sospensione non si fanno precedere dalla congiunzione “e”; in un elenco che termina con i puntini di sospensione non si deve aggiungere la parola “eccetera” in quanto, avendo il medesimo significato, sarebbe una ripetizione.